Ceraudo in nomination all’ Oscar del Vino 2014
L’azienda Ceraudo in nomination per la categoria “Miglior vino Rosato“, all’ Oscar del Vino 2014, con “Grayasusi Etichetta Argento 2012” . Nel video la nomination e l’ intervista a Susy Ceraudo.
Famiglia
“Ho iniziato da solo rincorrendo un sogno, oggi i miei figli mi accompagnano e mi seguono nella conduzione dell’azienda. Ognuno ha un ruolo diverso, ma tutti lo stesso obiettivo: continuare!”
La produzione e coltivazione è seguita da mio figlio Giuseppe, che sin da piccolo mi ha affiancato in tutte le attività aziendali.L’amministrazione e la commercializzazione sono di competenza di mia figlia Susy, laureata in Economia Aziendale.
Mentre la più giovane dei miei figli, Caterina, sta per completare il percorso formativo in Enologia e presto sarà un valido aiuto per me e i suoi fratelli.
Storia
“Venivano da lontano e chiamarono questa terra Enotria,la terra del Krimisa,l’unico vino degno di essere servitoagli Dei e ai vincitori dei giochi di Olimpia.”
Ancora oggi lungo i crinali di questa mia terra che digradano verso l’azzurro Mar Ionio, vedo le gesta di Ulisse stregato da Calipso, ninfa dalle crespe chiome narrata da Omero e odo i profumi della vite e dell’ulivo, tanto decantati da Plinio.
È in questa terra, l’antica Petelia, oggi Strongoli, dove si possono ammirare le vestigia delle basi dedicate a Magno Megonio, l’epigrafe dei Ginnasarchi e quella di Alcimo in memoria di Traiano, e ancora, il Castello, le Terme e la Necropoli delle Manche, che ho scelto di piantare la mia vita dedicandola alla produzione del vino e dell’olio.
Era il 1973, quando decisi di acquistare la tenuta appartenuta ai Principi Campitello e Pignatello e in seguito ai Baroni Giunti, con il casolare risalente al 1600. Nello stesso anno ho avviato la trasformazione del terreno e sono nati, accanto agli ulivi secolari, i primi vigneti, da cui col tempo e sacrifici ho ottenuto il mio primo vino.
Oggi l’Azienda Agricola Ceraudo si estende su 60 ettari, di cui 38 coperti da uliveti, 20 da vigneti e 2 da agrumeti.
Terra e clima
Il mare, così vicino, tanto da sentirne il profumo trasportato dalla brezza al mattino, e il fruscio della risacca nelle quiete sere d’estate, è l’elemento caratterizzante. Qui non permette sbalzi termici così sensibili da nuocere alle coltivazioni; ogni chicco d’uva, ogni oliva, maturano sotto i raggi possenti di un caldo sole estivo.
Terra, mare e sole, i componenti di un microclima esatto (perfetto), fatto di altri microelementi che fanno capo al lavoro e alla dedizione dell’uomo e che non è più lo stesso anche a pochi chilometri di distanza.
Ecco le condizioni in cui faccio nascere e curo i miei prodotti, vino e olio dalle qualità organolettiche straordinarie che si esaltano solo se si rispettano leggi, tempi e gradi centigradi incompatibili con i ritmi impazziti della quotidianità.
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